Tematica Pesci

Alosa fallax Lacépède, 1803

Alosa fallax Lacépède, 1803

foto 1368
Foto: © Hans Hillewaert
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801

Classe: Actinopterygii Klein, 1885

Ordine: Clupeiformes Bleeker, 1959

Famiglia: Clupeidae Cuvier, 1817

Genere: Alosa Linck, 1790


itItaliano: Cheppia

enEnglish: Twait shad, Twaite shad

frFrançais: Alose feinte

deDeutsch: Finte, Elben

spEspañol: Saboga

Descrizione

Il corpo è di forma ovale, alto e compresso lateralmente, soprattutto nella parte ventrale, e coperto da scaglie (vedi se cicloidi, ganoidi o cosa) lassamente impiantate nel derma e facilmente asportabili con la manipolazione. La linea laterale è assente e sull’occhio è presente una palpebra adiposa, spessa e trasparente membrana verticale che ricopre la parte anteriore e posteriore dell’occhio costituita da tessuto di consistenza gelatinosa. Sugli opercoli sono presenti evidenti striature raggiate. La bocca è terminale (posta all’estremità anteriore del pesce) con rima buccale inclinata verso l’alto e mascella incisa nella parte mediana. La carena ventrale è formata da scudi ossei recanti una spina rivolta all’indietro, in numero di 18-24 anteriormente alle pinne ventrali e 13-20 scudi posteriormente ad esse. Il peduncolo caudale è sottile e la pinna caudale è omocerca incavata biloba, con una profonda incisura tra i due lobi. Al margine posteriore del peduncolo caudale, su ciascun lato, una coppia di scaglie allungate si estende all’indietro sopra i raggi della pinna caudale. Il colore del corpo è grigio azzurro, con macchie nerastre tondeggianti in fila lungo la parte mediana dei fianchi, in numero variabile da quattro a otto, di dimensione decrescente verso la coda. Il ventre è bianco argenteo. La lunghezza media degli adulti maschi è 35-40 cm, anche 50 nelle femmine. Le maggiori dimensioni segnalate sono di 60 cm per 1,5 kg. La pinna dorsale misura 13-16 cm, l’anale 18-22 cm. Può vivere 9 anni, ma nel fiume Severn è stato trovato un individuo di 12. Per misurare l'età si contano gli anelli delle scaglie. Gli esemplari adulti affrontano una pericolosa risalita delle acque fluviali per giungere a laghi o a tratti fluviali caratterizzati da ghiareti dove avviene corteggiamento e riproduzione. Vengono deposte 25000-675000 uova di 1.7-4.5 mm in buche nella ghiaia o nella sabbia. Le uova si schiudono in una settimana e nascono piccole larve di 4-12 mm. La riproduzione è associata a temperature di 10-12 °C e in anni caldi inizia anche un mese prima. La riproduzione avviene in gruppo anche a 400 km dal mare. La cheppia ha un'alimentazione da predatore: si nutre di uova e avannotti, nonché di piccoli pesci (aringhe, acciughe, spratti, cepole, ghiozzi del genere Gobius, rossetti, boghe, zerri), decapodi, misidiacei, isopodi, ostracodi, ciclopoidi, calanoidi, ditteri, molluschi come Hydrobia e anellidi. Negli stomaci sono stati trovati residui di plastica e piante. I giovani si nutrono soprattutto di invertebrati, specialmente lo zooplancton degli estuari. Molti individui, durante la migrazione nei fiumi, non si alimentano. È oggetto di pesca sportiva con la tecnica dello spinning soprattutto durante la risalita riproduttiva dei fiumi. La sua difesa dopo l'abboccata è molto vigorosa. Le carni sono saporite ma poco apprezzate perché molto ricche di spine.

Diffusione

Questa specie è diffusa nel Mediterraneo occidentale, nel Mar Nero, nell'Atlantico orientale tra il Marocco e la Norvegia, in parte del Mare del Nord e nel Mar Baltico; è rara nel Mar di Marmara. La cheppia nasce nei fiumi e si reca in mare quando raggiunge i 14 cm e ha 34-115 giorni di vita. Poi ritorna negli ambienti lotici quando è matura sessualmente (i maschi a 2-9 anni, le femmine a 4-5). Nel periodo riproduttivo risale i corsi d'acqua dolce che sfociano nel Mediterraneo, nel Mar Baltico e nell'Oceano Atlantico. In Italia esistono alcuni siti riproduttivi d'elezione, come Canal Bianco, Magra e fiume Taro.

Sinonimi

= Clupea fallax = Alosa fallax ssp. fallax = Alosa finta ssp. rhodanensis.

Bibliografia

–Freyhof, J.; Kottelat, M. (2008). "Alosa fallax". IUCN Red List of Threatened Species. 2008.
–"Allis shad: Alosa alosa". NatureGate.
–Lochet, A., S. Boutry, and E. Rochard. Estuarine Phase during Seaward Migration for Allis Shad Alosa Alosa and Twaite Shad Alosa Fallax Future Spawners. Ecology of Freshwater Fish 18 (2009): 323-35.
–Coscia, I., V. Rountree, J. J. King, W. K. Roche, and S. Mariani. A Highly Permeable Species Boundary between Two Anadromous Fishes. Journal of Fish Biology doi:10.1111/j.1095-8649.2010.02768.x 77.5 (2010): 1137-149.
–"Rare fish set for return to River Severn breeding grounds". BBC News. 6 May 2021.


04229 Data: 01/01/1973
Emissione: Ittiofauna
Stato: Staffa
Nota: Emesso in un foglietto
di 8 v. diversi
05849 Data: 28/04/1998
Emissione: Protezione del Mar Baltico
Stato: Poland
Nota: Emesso in striscia
e in un foglietto di 5 serie